Riflessioni di Margherita Hack sulla morale e sull’etica del laico
Andrebbero insegnati valori comuni a credenti e non, il perdono, non fare del male agli altri, la solidarietà. Ma, soprattutto, bisognerebbe imparare a dubitare, a diventare scettici (intervista di Donatella Mattalia, Panorama – 19 maggio 2005).
Ho visto brandire il Crocifisso come una spada proprio da parte di coloro che meno rispettano gli insegnamenti di Cristo (Dialogo su Fede e Scienza tra Margherita Hack e Giuseppe Zenti, Auditorium della Gran Guardia – 20 gennaio 2010).
L’etica del laico è un’etica disinteressata perché non si aspetta la ricompensa del Paradiso né la punizione dell’inferno (Dialogo su Fede e Scienza tra Margherita Hack e Giuseppe Zenti, Auditorium della Gran Guardia – 20 gennaio 2010).
Non ho detto che le religioni siano di per sé un male ma suscitano dei fondamentalismi (Dialogo su Fede e Scienza tra Margherita Hack e Giuseppe Zenti, Auditorium della Gran Guardia – 20 gennaio 2010).
Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l’etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell’aldilà. Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società (intervista di Donatella Mattalia, Panorama – 19 maggio 2005).
Frasi celebri di Margherita Hack sulla laicità, su credere e non credere
A me sembra che Dio sia un’invenzione degli uomini per spiegare tutto quello che la scienza non sa spiegare, non sa ancora spiegare, o forse non riuscirà mai a spiegare. Un’invenzione che tranquillizza. A me sembra una cosa infantile credere in Dio: è un po’ come credere alla Befana (Intervista di Lilli Gruber a Otto e Mezzo – 22 gennaio 2009).
Alcuni pensano che i laici non abbiano un’etica e questo è completamente assurdo perché i laici hanno un’etica che può essere riassunta nell’insegnamento di Cristo che noi non crediamo sia Dio ma che sia stato una grandissima personalità, il primo socialista della storia, che è andato per primo verso i più poveri, i diseredati. Questo insegnamento vale per credenti e non credenti (Dialogo su Fede e Scienza tra Margherita Hack e Giuseppe Zenti, Auditorium della Gran Guardia – 20 gennaio 2010).
Credere e non credere sono atti di fede che non hanno nulla a che fare con la Scienza che si basa sull’esperimento, sulla razionalità, sull’osservazione dell’universo (Dialogo su Fede e Scienza tra Margherita Hack e Giuseppe Zenti, Auditorium della Gran Guardia – 20 gennaio 2010).
Perché c’è questa necessità di credere in Dio? Io credo che sia un segno della nostra incapacità di rispondere a tutte le domande che l’osservazione dell’universo ci pone; è molto comodo rispondere con l’esistenza di Dio (Dialogo su Fede e Scienza tra Margherita Hack e Giuseppe Zenti, Auditorium della Gran Guardia – 20 gennaio 2010).
La religione è un atto di fede: il credere o non credere sono tutti atti di fede; la scienza non può dimostrare né che Dio esiste né che Dio non esiste; è una questione del tutto personale (Da un’intervista a Telechiara nel programma 30 minuti con – 18 novembre 2010).
Pensieri di Margherita Hack sul rapporto tra religione, scienza e laicità
Credo che questa fede sia dovuta al fatto che è pieno di misteri per noi, e allora si cerca una spiegazione, e più siamo ignoranti e più questa spiegazione la cerchiamo nell’aldilà, in Dio (Dialogo su Fede e Scienza tra Margherita Hack e Giuseppe Zenti, Auditorium della Gran Guardia – 20 gennaio 2010).
Gesù è stato certamente la maggior personalità della storia. Il suo insegnamento, se è resistito per 2000 anni, significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale: ha trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente (Dove nascono le stelle).
La scienza non riesce a dare una risposta totale. Quindi il mistero c’è certamente. Se quando morirò dovessi scoprire che c’è la vita eterna, direi a Dio che ho sbagliato. E forse tutto sommato, sarebbe bello essersi sbagliati (Dove nascono le stelle).
Lei ha fede in Dio, io credo nella materia (Dialogo su Fede e Scienza tra Margherita Hack e Giuseppe Zenti, Auditorium della Gran Guardia – 20 gennaio 2010).
Non credo perché l’idea di Dio mi sembra assurda, mi sembra appunto un’invenzione per spiegarmi il perché il mondo è così, perché ci sono queste leggi e non altre leggi che governano il mondo (Dialogo su Fede e Scienza tra Margherita Hack e Giuseppe Zenti, Auditorium della Gran Guardia – 20 gennaio 2010).