Pensieri di Margherita Hack sul ruolo e sulla forza delle donne, protagoniste del cambiamento
È molto importante che le donne si rendano conto delle proprie capacità e che vengano stimolate ad ampliare le proprie coscienze, ad andare in campi ritenuti tradizionalmente maschili, proprio perché questo è tutta una sovrastruttura dovuta a una lunga tradizione da cancellare (cerimonia conclusiva corso Donne, politica e istituzioni – Università di Milano “Bicocca”, 22 gennaio 2010).
Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede (Le mie favole).
La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l’universo, la Terra, il proprio corpo, di rifiutare l’insegnamento calato dall’alto (Le mie favole).
Ipazia […] Con il suo sacrificio cominciò quel lungo periodo oscuro in cui il fondamentalismo religioso tentò di soffocare la ragione (citato in Focus storia, 47, 2010).
Ipazia rappresentava il simbolo dell’amore per la verità, per la ragione, per la scienza che aveva fatto grande la civiltà ellenica (citato in Focus storia, 47, 2010).
Frasi sulle donne di Margherita Hack, pensieri sull’emarginazione femminile da condividere
C’è una lunga tradizione, che è dura a morire, in cui le donne sono state emarginate: all’inizio ancora del XX secolo in molti Paesi le donne non erano ammesse all’università, non erano ammesse nemmeno ai licei […] Si tratta di applicare il terzo articolo della Costituzione […] Un bellissimo articolo che più di mezzo secolo dopo non ha trovato piena applicazione (cerimonia conclusiva corso Donne, politica e istituzioni – Università di Milano “Bicocca”, 22 gennaio 2010).
Ci sono moltissime ragazze che fanno fisica oggi e che anche sono molto brave, vincono borse di studio e fanno il dottorato di ricerca, quindi non direi che [la fisica] è una prerogativa maschile (tratto dal video YouTube La Scienza è Donna: Margherita Hack pubblicato il 5 marzo 2014 dalla Città della Scienza in occasione del Women’s Party dell’8 marzo).
Ho avuto la fortuna […] che la mia famiglia era estremamente avanti: il babbo e la mamma si dividevano i compiti a seconda delle necessità senza divisioni di ruoli, e mi hanno dato un’educazione estremamente liberale, per cui io non ho avuto molti dei condizionamenti che mi hanno dato invece le mie coetanee (cerimonia conclusiva corso Donne, politica e istituzioni – Università di Milano “Bicocca”, 22 gennaio 2010).
Per lunga tradizione il peso della famiglia, il peso dei figli, il peso dei vecchi genitori ricade sulle donne, e una volta questo poteva essere comprensibile quando […] stavano a casa e l’uomo lavorava e c’era una divisione dei compiti […] oggi che tutti lavorano e sono impegnati ugualmente […] anche il lavoro familiare va diviso equamente (cerimonia conclusiva corso Donne, politica e istituzioni – Università di Milano “Bicocca”, 22 gennaio 2010).
Spesso c’è un condizionamento familiare nell’educazione che ancora ricevono le bambine che non dà fiducia nelle loro possibilità (cerimonia conclusiva corso Donne, politica e istituzioni – Università di Milano “Bicocca”, 22 gennaio 2010).
Altre frasi famose di Margherita Hack sulla donna e sulla società
La vita e l’educazione comune a bambini e bambine li lascia più liberi di sviluppare le proprie attitudini naturali, senza imporre loro condizionamenti dovuti al sesso (Donne e Scienza, conferenza organizzata da Monica Lanfranco a Genova).
Ma quale nonna e nonna, dentro mi sento una giovincella io! (citato in Hack, l’ultimo sberleffo alla morte “Ho scelto di andarmene sorridendo”, lastampa.it)
Ritengo che il crescente numero di donne affermate nella scienza, nella politica, nello sport e in tutti i campi dell’attività umana fornisca quei modelli che finora mancavano alle bambine, e che possono dar loro fiducia e stimoli ad eguagliarle (Donne e Scienza, conferenza organizzata da Monica Lanfranco a Genova).
Spesso mi viene chiesto se ho incontrato molte difficoltà nel corso della mia vita scientifica. Ritengo che molti degli ostacoli di cui si lamentano parecchie ricercatrici dipende anche dall’educazione ricevuta che almeno fino a qualche decennio fa tendeva a fare delle bambine persone arrendevoli e servizievoli, poco combattive e desiderose di protezione (Donne e Scienza, conferenza organizzata da Monica Lanfranco a Genova).
Sta alle giovani donne educare i propri compagni e ai giovani uomini di incitare le loro compagne ad affermarsi nella vita (Donne e Scienza, conferenza organizzata da Monica Lanfranco a Genova).