Frasi di San Francesco sugli animali: citazioni famose e racconti per riflettere
Allora santo Francesco disse: “Frate lupo, poiché ti piace di fare e di tenere questa pace, io ti prometto ch’io ti farò dare le spese continuamente […] che io so bene che per la fame tu hai fatto ogni male. Ma poich’io t’accatto questa grazia, io voglio, frate lupo, che tu mi imprometta che tu non nocerai mai a nessuna persona umana né ad animale: promettimi tu questo?”. E il lupo, con inchinare di capo, fece evidente segnale che ‘l prometteva (I Fioretti di San Francesco, XXI).
E tutte le creature, che sono sotto il cielo, ciascuna secondo la propria natura, servono, conoscono e obbediscono al loro Creatore meglio di te (Dalla quinta ammonizione di San Francesco).
Laudato sie, mi’ Signore cum tucte le Tue creature (Cantico di Frate Sole).
Quando vide San Francesco balzò per addentarlo. San Francesco tese la mano verso di lui e lo chiamò: – Fratello. Il lupo si fermò meravigliato. Fino allora tutti gli avevano gettato sassi, gridando parole cattive. Come era bella quella parola di amore! Fratello, non fare più male. Se sarai buono tutti ti ameranno. Fratello lupo, promettimi che non ucciderai più nessuno. Il lupo posò la sua zampa sulla mano del Santo e la promessa fu fatta.
Se avrai uomini che escluderanno qualsiasi creatura di Dio dal rifugio della compassione e della pietà, avrai uomini che tratteranno allo stesso modo i loro simili umani.
Citazioni su San Francesco e gli animali: pensieri sulla vita del santo e sui suoi insegnamenti
Considerando l’origine di tutte le cose era colmato da una grande pietà e chiamava tutte le creature, non importa quanto piccole fossero, col nome di fratello e sorella, perché sapeva che esse provenivano dalla stessa sorgente dalla quale proveniva lui (Bonaventura da Bagnoregio).
He did not call nature his mother; he called a particular donkey his brother or a particular sparrow his sister […] That is where his mysticism is so close to the common sense of the child ‘Non chiamò la natura sua Madre, ma chiamò Fratello un certo somaro e Sorella una certa passerotta […] È qui che il suo misticismo è così simile al senso comune di un fanciullo’ (Gilbert Keith Cesterton).
La sua carità si estendeva, con cuore di fratello, non solo agli uomini provati dal bisogno, ma anche agli animali senza favella, ai rettili, agli uccelli, a tutte le creature sensibili e insensibili. Aveva però una tenerezza particolare per gli agnelli, perché nella Scrittura Gesù Cristo è paragonato, spesso e a ragione, per la sua umiltà al mansueto agnello (Tommaso da Celano).
L’esempio di san Francesco mostra quale posto può occupare la bellezza del creato nel pensiero di un cristiano. Non solo il suo poema è perfetta poesia, ma tutta la sua vita fu perfetta poesia tradotta in atto (Simone Weil, Attesa di Dio).
San Francesco chiamava gli animali “i nostri fratelli più piccoli”. Per loro aveva le attenzioni più delicate (Mario Canciani).
Frasi originali su San Francesco e gli animali: pensieri su Dio, uomo e natura
Francesco è stato il cambiamento che voleva vedere nel mondo, e la sua vita da santo ha illuminato quella via stretta che dovrà percorrere l’uomo verso le altre creature.
Il cammino di San Francesco è il cammino dell’uomo che cambia, e la sua vita è quella di chi ha scelto Dio e il creato: è con questo legame che si perfeziona l’esistenza dell’uomo sulla Terra, ed è per questo legame che tutti noi dobbiamo combattere.
In San Francesco e nel suo esempio è racchiuso il segreto di tutto il creato: la convivenza tra uomo e natura che si fa amore e fratellanza. Oltre la specie umana. Oltre le specie.
La vita di San Francesco con i suoi esempi ci insegna qual è la differenza tra essere uomini ed essere veri figli di Dio e del creato.
San Francesco non ha mai calpestato la dignità delle altre specie e ha dimostrato con la sua vita quanto possa essere forte il legame tra l’essere umano e il creato tutto.