Frasi Bauman su società liquida, consumismo, relazioni

Le frasi di Zygmunt Bauman più belle sulla società liquida: come sono cambiati i rapporti, dall’amicizia all’amore

L’amore consiste nella sopravvivenza dell’io attraverso l’alterità dell’io. E dunque amore significa prepotente desiderio di proteggere, nutrire, riparare, coccolare, accudire, oppure difendere gelosamente. Insomma, anche l’amore, come il desiderio, è una minaccia per il proprio oggetto. Il desiderio distrugge il proprio oggetto, distruggendo nel processo se stesso; la rete protettiva che l’amore tesse amorevolmente intorno al proprio oggetto amato schiavizza l’oggetto stesso (Amore liquido)

Le reti di legami umani, un tempo radure ben protette e isolate nella giungla, si trasformano in zone di frontiera in cui occorre ingaggiare interminabili scontri quotidiani per il riconoscimento (Paura liquida)

Nella moderna vita liquida non esistono legami permanenti, e quelli che stringiamo devono essere allentati per poter essere sciolti quando cambiano le circostanze (Il libro della sociologia)

Nel mondo liquido-moderno la solidità delle cose, così come la solidità dei rapporti umani, tende a essere considerata male, come una minaccia: dopotutto, qualsiasi giuramento di fedeltà e ogni impegno a lungo termine (per non parlare di quelli a tempo indeterminato) sembrano annunciare un futuro gravato da obblighi che limitano la libertà di movimento e riducono la capacità di accettare le opportunità nuove e ancora sconosciute che (inevitabilmente) si presenteranno. La prospettiva di trovarsi invischiati per l’intera durata della vita in qualcosa o in un rapporto non rinegoziabile ci appare decisamente ripugnante e spaventosa (Cose che abbiamo in comune. 44 lettere dal mondo liquido)

Quando si evita a ogni costo di ritrovarsi soli, si rinuncia all’opportunità di provare la solitudine: quel sublime stato in cui è possibile raccogliere le proprie idee, meditare, riflettere, creare e, in ultima analisi, dare senso e sostanza alla comunicazione. Certo, chi non ne ha mai gustato il sapore non saprà mai ciò che ha perso, ha lasciato indietro, a cosa ha rinunciato (Cose che abbiamo in comune. 44 lettere dal mondo liquido)

Cos’è la società liquida per Bauman, citazioni dall’opera per comprendere il pensiero del sociologo

Come un capitale liquido, pronto per ogni genere di investimento, il capitale della paura può essere – ed è – trasformato in qualsiasi genere di profitto, commerciale o politico (Paura liquida)

I tipi di competenze richiesti per praticare occupazioni flessibili, nel complesso, non comportano un apprendimento sistematico e a lungo termine; più frequentemente, essi trasformano in svantaggio un corpo logicamente coerente e ben conformato di capacità e abitudini acquisite, che un tempo costituiva una risorsa (La società individualizzata)

Il vero problema dell’attuale stato della nostra civiltà è che abbiamo smesso di farci delle domande (Dentro la globalizzazione)

Se il valore è definito dalle cose che si acquisiscono… l’esclusione è umiliante (Il libro della sociologia)

Tutti i punti di riferimento che davano solidità al mondo e favorivano la logica nella selezione delle strategie di vita (i posti di lavoro, le capacità, i legami personali, i modelli di convenienza e decoro, i concetti di salute e malattia, i valori che si pensava andassero coltivati e i modi collaudati per farlo), tutti questi e molti altri punti di riferimento un tempo stabili sembrano in piena trasformazione. Si ha la sensazione che vengano giocati molti giochi contemporaneamente, e che durante il gioco cambino le regole di ciascuno. Questa nostra epoca eccelle nello smantellare le strutture e nel liquefare i modelli, ogni tipo di struttura e ogni tipo di modello, con casualità e senza preavviso (L’istruzione nell’età postmoderna)

Altre frasi famose di Bauman sulla società: riflessioni sul consumismo e sul rapporto tra l’uomo e i media

L’attenzione verso il corpo si è trasformata in una preoccupazione assoluta e nel più ambito passatempo della nostra epoca (La società dell’incertezza)

Lo scopo del gioco del consumo non è tanto la voglia di acquisire e possedere, né di accumulare ricchezze in senso materiale, tangibile, quanto l’eccitazione per sensazioni nuove, mai sperimentate prima. I consumatori sono prima di tutto raccoglitori di sensazioni: sono collezionisti di cose solo in un senso secondario e derivato (Dentro la globalizzazione)

Se tra i nostri antenati filosofi, poeti e predicatori si ponevano la questione se si lavorasse per vivere o si vivesse per lavorare, il dilemma che più spesso si sente rimuginare oggi è se si abbia bisogno di consumare per vivere o se si viva per consumare. Qualora si sia ancora capaci di separare il vivere e il consumare, e se ne senta la necessità (Dentro la globalizzazione)