13 Reasons why, riflessioni dalla terza stagione della serie TV Netflix
A volte mi domando se ciò che siamo sia la somma delle nostre azioni alla fine, o se siamo più di questo. Io voglio credere che siamo più di questo (Discorso di Zach al funerale di Bryce).
La verità è pericolosa. Mentire è facile… finché non lo è più (Ani che riflette sull’importanza di ammettere come stanno le cose)
Mi ci è voluto un po’ perché per molto tempo ho pensato che in me ci fosse qualcosa che si era spezzato per sempre. Ho solo bisogno di dirti che non mi hai spezzata, o forse che le parti che hai spezzato le sto ricostruendo e saranno più forti di quanto siano mai state (Jessica parla a Bryce dopo il processo).
Quando le persone ti osservano e commentano, oppure non ti osservano ma capisci che vorrebbero farlo, devi ricordarti che tu sai chi sei e loro no (Tyler parla con Clay quando scopre che lui è diventato “persona d’interesse”).
Tutto quello che una madre fa lo fa per i suoi figli, e se perde i suoi figli ha perso ogni cosa (La madre di Ani parla con Ani dell’importanza che ha per lei)
Tredici, frasi dalla terza stagione sui rapporti speciali, sulla famiglia sulla possibilità di ricominciare
A Clay serviva credere che Tyler potesse essere salvato, altrimenti anche Clay avrebbe potuto premere il grilletto (Ani parla della necessità di Clay di credere nell’innocenza di Tyler)
È un labirinto, non una spirale; è un cammino sacro: una spirale ti risucchia; in un labirinto ti ritrovi (Porter a colloquio con Bryce all’inizio della terapia).
Ho una famiglia che è straordinaria, degli amici straordinari; ho un ragazzo stupendo che tiene a me e che mi tratta veramente bene. Però è strano… perché qualunque cosa io faccia ti sento ancora sopra di me e non riesco a prendere fiato (Jessica parla a Bryce della sua nuova vita dopo il processo).
Io ho la possibilità di cambiare. Grazie a te. Grazie a tutti voi (Tyler parla con Clay dopo aver confessato che non c’entra nulla con la morte di Bryce)
Tredici, il discorso di Jessica Davis per la pacificazione tra la Hillcrest e la Liberty
All’inizio pensi di essere tipo spezzato per sempre ma poi poco alla volta incominci a raccogliere i pezzi, e incominci a capire che quello che stai creando è uno specchio e capisci anche che più pezzi metti insieme e più riesci a vedere te stessa. Ma forse possiamo cominciare a raccogliere insieme i pezzi di quello specchio per poter finalmente vedere la verità (Jessica Davis sull’importanza di ricominciare dopo uno stupro).
In momenti come questi bisogna prendersi le responsabilità dei propri errori e dopo che è accaduto un evento traumatico è importante concentrarsi sulla guarigione. Però il punto è: come ci possiamo aspettare di guarire se non facciamo altro che coprire le ferite e sperare che scompaiano? Invece dobbiamo guardarle e dobbiamo riconoscerle per quello che sono; dobbiamo essere sinceri riguardo a chi è stato veramente ferito e in che modo (Jessica Davis sull’importanza di denunciare gli stupri).
La protesta che ho organizzato era un tentativo di attirare l’attenzione sulla cultura dello stupro che pervade gli sport maschili e tutta la nostra scuola, e sì: riconosco che il metodo che ho usato non era perfetto. Mi dispiace per come è andata a finire, mi dispiace davvero ma commettere errori è la conseguenza dell’essere un sopravvissuto (Jessica Davis sulla necessità di reagire nonostante la condizione di sopravvissuti agli stupri).
Se pensate che la violenza sessuale non riguardi la vostra vita vi sbagliate. Ci sono dei sopravvissuti tutti intorno a noi, persone a cui voi siete legati che soffrono in silenzio senza che voi lo sappiate. Fate capire loro che volete ascoltarle. È ora che voi scopriate chi sono i sopravvissuti nella vostra vita, che ascoltiate le loro storie e capitate che la loro voce ha valore. Il mio nome è Jessica Davis e sono una sopravvissuta (Jessica Davis sull’importanza della solidarietà e sull’importanza dell’empatia nei confronti di chi ha subito violenza sessuale).