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Pasqua frasi famose: aforismi, citazioni, poesie per riflettere

Pasqua, frasi celebri e aforismi su amore, speranza e vita nuova

Allora sia Pasqua piena per voi che fabbricate passaggi dove ci sono muri e sbarramenti, per voi apertori di brecce, saltatori di ostacoli, corrieri a ogni costo, atleti della parola pace (Erri De Luca).

Il mondo è un immenso pianto ma a Pasqua diventa un immenso parto. Di vita, di futuro, di speranza, di nuovi orizzonti, di lacrime asciugate (Ermes Ronchi).

Il periodo che precede la Pasqua è il periodo in cui la vita si muove nuovamente verso la sua pienezza e, con questa sua forza oggi così poco compresa, spinge anche noi a rinnovarci, ad abbracciare con una nuova visione lo scorrere incerto della vita (Susanna Tamaro, Il pianto degli agnelli e il dolore del mondoCorriere.it, 28 marzo 2010).

L’amore non chiede un contraccambio. L’amore inonda tutto (Don Andrea Gallo).

La Galilea è il luogo della prima chiamata, dove tutto era iniziato! Tornare al posto della prima chiamata tornare là vuol dire rileggere tutto a partire dalla croce e dalla vittoria. Senza paura, non temere. Ma rileggere tutto – la predicazione, i miracoli, la nuova comunità, gli entusiasmi e le defezioni, fino al tradimento – rileggere tutto a partire dalla fine, che è un nuovo inizio, da questo supremo atto d’amore (Papa Francesco, Veglia Pasquale – 19/04/2014).

Frasi famose e citazioni per Pasqua: riflessioni sugli agnellini e critiche alla società

La Pasqua è una grandissima rottura di uova (Andrea G. Pinketts).

Gli agnelli vedono la loro sorte – senza riparo, senza speranza. È la lama. È il gancio. È l’accetta. Toccherà alla loro gola, alla loro pelle, al loro petto. A loro non succederà, nei nostri moderni e primitivi macelli, di incontrare san Francesco (Sandro De Michele, Il Foglio).

Ma in una società come la nostra, totalmente profana, in cui nulla è più sacro e gli unici timori concessi sono legati alla materia, la catena di morte del macello non è che una realtà tra le altre. Le urla degli agnelli sono un rumore di fondo, uno dei mille rumori che frastornano i nostri giorni. E forse non sapere ascoltare questo lamento è il non saper ascoltare tutti i lamenti (Susanna Tamaro, Il pianto degli agnelli e il dolore del mondoCorriere.it, 28 marzo 2010)

Sono cresciuto in un una cascina e gli animali sono stati i miei primi compagni di gioco. Non solo cani o gatti, ma anche vitelli e agnelli. Posso assicurare che si affezionano, sono gelosi, possessivi ed hanno espressioni del loro sentire straordinariamente simili alle nostre. Per questo io credo che abbiano il diritto di non essere uccisi e di non subire violenza. Rispettando gli animali, rispettiamo noi stessi, la natura di cui facciamo parte e, soprattutto, rispettiamo il valore della vita (Umberto Veronesi, Fermiamo, vi prego, la barbarie degli agnellini sgozzatiFondazioneveronesi.it, 26 marzo 2013).

Altre frasi d’autore per Pasqua e opere di poeti famosi sulla Resurrezione

Crocifissa ai raggi ultimi è l’ombra
le bocche non sono che sangue
i cuori non sono che neve
le mani sono immagini
inferme della sera
che miti vittime cela nel seno (Andrea Zanzotto, Elegia pasquale).

E con un ramo di mandorlo in fiore,
a le finestre batto e dico: «Aprite!
Cristo è risorto e germinan le vite
nuove e ritorna con l’april l’amore
Amatevi tra voi pei dolci e belli
sogni ch’oggi fioriscon sulla terra,
uomini della penna e della guerra,
uomini della vanga e dei martelli.
Aprite i cuori. In essi irrompa intera
di questo dì l’eterna giovinezza».
Io passo e canto che la vita è bellezza.
Passa e canta con me la primavera (Ada Neri, Pasqua).

È risorto: il capo santo
Più non posa nel sudario;
È risorto: dall’un canto
Dell’avello solitario
Sta il coperchio rovesciato:
Come un forte inebbriato
Il Signor si risvegliò (Alessandro Manzoni, La Risurrezione).

Il pettirosso che porta le insegne
di Cristo sul candore del suo seno,
che fu presente al pianto di Maria
quando la terra si coprì di nubi,
l’augellino prescelto a colorirsi
d’una stilla di sangue di Gesù,
vive, paziente, d’ogni Provvidenza,
sicuro aspetta, spera, crede e canta,
si specchia al cielo che gli pare suo! (Enrico Pea, Il Pettirosso)

Non posso pensarti dolente da che la morte odora di resurrezione (Eugenio Montale).