Frasi di Dalla Chiesa su mafia e coraggio
Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli.
Credo di aver capito la nuova regola del gioco. Si uccide il potente quando è diventato troppo pericoloso, ma si può ucciderlo perché isolato.
La mafia è cauta, lenta, ti misura, ti ascolta, ti verifica alla lontana. Un altro non se ne accorgerebbe, ma io questo mondo lo conosco.
Le banche sanno benissimo da anni chi sono i loro clienti mafiosi. La lotta alla Mafia non si fa nelle banche o in una città volta per volta, ma in modo globale.
Quando c’è un delitto di mafia, la prima corona che arriva è quella del mandante.
Generale Dalla Chiesa frasi celebri sui carabinieri e da parte dell’Arma
Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è una figura simbolo dell’Arma dei Carabinieri. Più si allontana il giorno di quell’eccidio e più diventa concreta la determinazione nell’agire contro la mafia, come testimonia il fervore operativo di tutte le Istituzioni impegnate nella lotta al crimine.
Leonardo Gallitelli, generale dei carabinieri
Non spero certo di catturare gli assassini a un posto di blocco, ma la presenza dello Stato deve essere visibile, l’arroganza mafiosa deve cessare.
Sono nella storia italiana il primo generale dei carabinieri che ha detto chiaro e netto al governo: una prefettura come prefettura, anche se di prima classe, non mi interessa. Mi interessa la lotta contro la Mafia, mi possono interessare i mezzi e i poteri per vincerla nell’interesse dello Stato.
Frasi sull’omicidio di Dalla Chiesa 3 settembre 1982
Dalla Chiesa rappresenta un baluardo a tutela della legalità e delle istituzioni democratiche, contro due forze eversive, la mafia e il terrorismo. È stato un servitore dello Stato fino all’estremo sacrificio, ha fatto capire che la lotta alla criminalità organizzata va fatta nella sua globalità. Ci ha insegnato che chi porta l’uniforme deve pensare ai giovani
Teo Luzi, generale dei carabinieri
La vita della famiglia dalla Chiesa non è stata un romanzo, è stata una vita faticosa, tremenda, tragica, con noi che già da ragazzi dovevamo fare attenzione a chi frequentavamo.
Rita Dalla Chiesa, figlia del Generale
Lo hanno mandato a Palermo per sbarazzarsi di lui. Non aveva ancora fatto niente in Sicilia che potesse giustificare questo grande odio contro di lui.
Tommaso Buscetta, collaboratore di giustizia
Mi piace pensare che da un ricordo su papà nasca un segnale di speranza per i più giovani.
Rita Dalla Chiesa, figlia del Generale
Qui è morta la speranza dei palermitani onesti.
Frase scritta su un cartello in via Isidoro Carini il 3 settembre 1982