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Frasi sui padri assenti: pensieri d’amore, rabbia e delusione

Padri assenti, pensieri d’amore per qualcuno che si vorrebbe più vicino

A mio padre non saprei cosa scrivere perché non ho mai avuto un vero papà. A chi è papà invece scriverei che una vita senza un padre è una vita a metà. Alla fine sopravvivi, anzi riesci a vivere anche bene se sei circondato dall’amore sincero di chi ti è sempre stato vicino, ma senti comunque che qualcosa manca. Come se il tempo si fermasse alla ventitreesima ora della giornata.

Il vero papà non è quello biologico ma colui che giorno dopo giorno ti cresce nonostante tutto. Nonostante le paure. Nonostante i problemi. Nonostante il vento contrario. Provo tanta invidia per chi è stato cresciuto così. Perché è questo che io chiamo vero amore.

Papà, ti scrivo come se ci fossi realmente. Chiedendoti anche solo uno sguardo su questa vita, sognando che un giorno potrai anche tu indicarmi la strada, sperando con tutte le mie forze che in un modo o nell’altro ci sarai. Smetterò subito di farlo, dammi solo il tempo di immaginare la vita che qualsiasi figlio vorrebbe.

Quanto avrei potuto amarti, papà. E invece non mi resta che amare soltanto la tua idea, la possibilità che un giorno possa sentirmi figlia anche io di un grande uomo. Non mi resta che illudermi e cullarmi per un po’ in questa pazza idea.

Ti vorrei qui. Per recuperare quello che non abbiamo mai vissuto assieme, o forse per continuare a illudermi, chissà. So solo che è qui che ti vorrei…

Frasi sui padri assenti e sul legame padre-figlio, riflessioni cariche di delusione per chi non c’è mai stato

Caro papà, sono parole cariche di delusione queste. Non rabbia ma tristezza. Perché in fondo la nostra vita avrebbe potuto essere diversa, sicuramente migliore di quella che tu stai vivendo e di quella che io ho subito.

Certe volte penso che la delusione non serva a nulla e che i buoni sentimenti siano l’unica strada per dimenticare. Eppure mi capita di trovarmi da sola, chiusa in questa stanza, ad asciugarmi le lacrime e a pensare a come sarebbe stata questa vita se tu ci fossi stato davvero.

Non è mica vero che il papà è sempre il papà e che la mamma è sempre la mamma: i figli sono di chi li cresce e accudisce, non di chi li mette al mondo e li lascia da soli con loro stessi. Non aggiungete il peso della vostra ipocrisia alla nostra delusione: chi non ha mai vissuto il dramma dell’abbandono non potrà comprendere davvero cosa significhi crescere senza una vera madre e un vero padre.

Non provo rabbia, non servirebbe. Però provo ancora delusione, angoscia, tristezza, senso di non appartenenza. Come se la mia vita fosse in costante attesa di qualcuno che arriverà ma che in fondo resterà solo la più bella e inutile delle speranze.

Papà, ti penso e mi scende una lacrima. Ho lo stomaco a pezzi e il cervello sembra volersi spegnere: è il peso della delusione, di chi non ha mai avuto ciò che gli spettava di diritto. Per natura.

Essere un vero padre, frasi di rabbia sui papà che sono spariti

Essere un vero padre significa esserci nonostante tutto, guardare i tuoi figli come fossero una parte di te, come se senza te non potessero sopravvivere. A niente servono i soldi senza la presenza. Perché il denaro senza amore è come il veleno. E un figlio senza padre ha tutto il diritto di essere arrabbiato, sognare una vita diversa, cercare in tutti i modi di scrollarsi il passato di dosso.

Lasciarci soli per inseguire un sogno che senza sorprenderci si è trasformato in un incubo. Pretendere di tornare e poi sparire di nuovo. Mio padre è un po’ questo: l’esatta rappresentazione di un vigliacco che non è mai stato capace di difendere la propria famiglia.

Mio padre esiste solo nella mia mente: è l’idealizzazione di una figura che in realtà non c’è mai stata. Non mi ha mai aiutato a rialzarmi, non mi ha mai spinto a farmi avanti, non riconoscerei più neanche la sua ombra e non voglio vederlo neanche in cartolina. Ho imparato che chi vuole esserci c’è a prescindere da tutto e anche col mondo contro. E questo, no, purtroppo non è mio padre.

Non ho nessun papà da festeggiare. Né al compleanno né il 19 marzo né in qualsiasi altra occasione. Celebro la rabbia ogni giorno e la alimento col rancore. So che non dovrei ma so anche che per adesso andrà così. Mi passerà, riprenderò a sorridere e tutto questo sarà solo un ricordo.

Provo tanta rabbia. Perché sei un padre solo su carta. E questi documenti, questa ufficialità diventano sempre più velenosi col passare degli anni. Come se questa rabbia facesse fatica a uscire e mi corrodesse minuto dopo minuto, giorno dopo giorno.