Frasi di Nairobi della Casa di Carta, citazioni dalla serie TV

La Casa de Papel, le frasi più belle di Nairobi

L’unico miserabile che c’è in tutta questa storia sei tu. Non ami nessuno? Certo che no, tesoro. Non hai co***oni. Per amare ci vuole coraggio. Io ce l’ho. Guarda: Helsinki, io ti amo, io ti amo così tanto che vorrei una famiglia con te. Lo vedi? Questo è coraggio. Lo sento e lo dico. E questo tu non lo hai saputo fare. Hai passato dieci anni innamorato di Berlino e non hai mai avuto il coraggio di dirgli “ti amo”. Ma ora è morto e tu ti senti vuoto (Nairobi a Palermo – La Casa di Carta, quarta stagione).

Mio figlio si chiama Axel, significa ascia. Lui è un’ascia come sua madre. Quel bambino è sopravvissuto a tutto: è come un pezzo di legno che sta in mezzo al mare e non affonda. A tre anni ho dovuto portarlo via da casa di mia madre perché suo marito gli dava il liquore all’anice quando non c’ero, gli dava fastidio il suo pianto, così l’ho portato via, solo noi, non avevamo bisogno della famiglia. Stavamo benissimo. Ma ho fatto un casino. Un giorno dovevo prendere delle pasticche da rivendere e l’ho lasciato solo. Soltanto per cinque minuti. Per quel maledetto Spiderman, diceva che voleva essere come lui. Si arrampicava da tutte le parti. È uscito in terrazza, è salito su una sedia e ha urlato “mamma”, tempo cinque minuti e avevo la pattuglia dei carabinieri in casa. Avevo dei precedenti, ero senza lavoro e mi hanno beccata con le pasticche. Dritto al fresco. Mio figlio è passato da una famiglia affidataria all’altra. E a me niente! Ora è alle Canarie… me lo riprenderò (Nairobi a Tokyo – La Casa di Carta, prima stagione).

Professore, sono Nairobi. A partire da adesso Berlino è fuori gioco. Sono io al comando. Comincia il matriarcato! (Nairobi – La Casa di Carta, seconda stagione).

Quattro angoli ha il mio letto e quattro angeli lo custodiscono per me (Nairobi – La Casa di Carta, prima stagione).

Tutti ci portiamo dentro un cecchino che mira al cuore, ma il vero terrore arriva quando il proiettile non colpisce te, ma una persona che ami (Nairobi – La Casa di Carta, quarta stagione) .

Citazioni di Nairobi della Casa di Carta, i pensieri da condividere

Io sì che sono professionale. Ma come reagisco se tuo padre va nel panico durante un lavoro? Vuoi essere un ladro, prima di essere un figlio? Eh, Berlino? Prima di essere un umano? (Nairobi a Berlino – La Casa di Carta, prima stagione).

Noi siamo tutti qui non per aiutare te ma perché amiamo il rischio (Nairobi a a Tokyo – La Casa di Carta, terza stagione).

Sapete cosa fa molta paura? Tornare a casa la sera da sola. Però una donna continua a farlo! Prende per mano la paura e continua a vivere perché bisogna vivere fino alla fine! (Nairobi – La Casa di Carta, quarta stagione).

Altre riflessioni di Nairobi da La Casa de Papel

Io e te famiglia per sempre (Helsinki a Nairobi – La Casa di Carta, quarta stagione).

La famiglia si aiuta senza fare domande. Perché ti rende felice, ti cambia la vita. Tu mi hai insegnato che tra noi ci aiutiamo. Noi siamo fatti così (Nairobi a Il Professore – La Casa di Carta, quarta stagione).