Frasi famose contro il fascismo, riflessioni significative sul male del Ventennio
Certamente il fascismo è stato già sconfitto una volta, ma siamo ben lungi dall’aver sradicato definitivamente questo male supremo del nostro tempo: le sue radici sono infatti profonde e si chiamano antisemitismo, razzismo, imperialismo (Hannah Arendt, La banalità del male).
I giovani facciano propri i valori costituzionali. La festa del 25 aprile ci stimola a riflettere come il nostro Paese seppe risorgere dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Un vero secondo Risorgimento (Sergio Mattarella, da un discorso al Quirinale del 24 aprile 2019 agli ex combattenti in vista della celebrazione del 25 aprile).
Ma venne in novembre lo sbarco alleato in Nord Africa, venne in dicembre la resistenza e poi la vittoria russa a Stalingrado, e capimmo che la guerra si era fatta vicina e la storia aveva ripreso il suo cammino. Nel giro di poche settimane ognuno di noi maturò, più che in tutti i vent’anni precedenti. Uscirono dall’ombra uomini che il fascismo non aveva piegati, avvocati, professori ed operai, e riconoscemmo in loro i nostri maestri, quelli di cui avevamo inutilmente cercato fino allora la dottrina nella Bibbia, nella chimica, in montagna. Il fascismo li aveva ridotti al silenzio per vent’anni.
Primo Levi, Il sistema periodico – Oro
Voi sapete come facevano: aspettavano – erano degli eroi! – di essere in venti o in trenta per aggredire gli antifascisti quando si trovavano isolati. Se eravamo in tre, allora non ci aggredivano più! (Sandro Pertini, Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, Legislatura II).
Pensieri celebri sull’antifascismo, frasi per ricordare chi non si è arreso
Avrei potuto e dovuto dire un “no” più convinto al fascismo, ma a essere onesti ci sarebbe voluto un coraggio inumano. Ho detto no, ma tardi, dopo averci creduto come tutti. A guardarmi indietro ora ai miei occhi appaio come uno che ci è cascato e questo mi fa tanta rabbia (Andrea Camilleri, dall’intervista di Roberta Scorranese, Camilleri: «Fascismo? Avrei dovuto dire un no più convinto. Da quando non vedo più sogno a colori: mi mancano», Corriere.it).
I resistenti stavano dalla parte giusta, i repubblichini dalla parte sbagliata. È doveroso dire che […] non si può equiparare chi stava da una parte e combatteva per una causa giusta di uguaglianza e libertà e chi […] stava dalla parte sbagliata […] La destra deve ribadire in ogni circostanza questi concetti, proprio per superare il passato, non per archiviarlo, ma per costruire una memoria che consenta al nostro popolo di andare avanti […] Chi è democratico cioè si riconosce nei valori della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia sociale è antifascista, ma non tutti gli antifascisti in Italia erano democratici perché chi aveva come modello l’Urss di Stalin era a pieno titolo antifascista ma non a pieno titolo un democratico (Gianfranco Fini, da un discorso del 13 settembre 2008 citato in La destra si riconosca nell’antifascismo, Corriere.it).
Non me ne sono mai vergognato di quella giovinezza nei Guf, anzi: tutto quel mio essere stato orgogliosamente fascista ha poi reso solido il mio antifascismo.
Eugenio Scalfari, dall’intervista di Pietrangelo Buttafuoco, Ero giovane, fascista e felice
Altre frasi famose contro il fascismo di Benito Mussolini per riflettere sul presente
Combattevamo Mussolini come corruttore, prima che come tiranno; il fascismo come tutela paterna prima che come dittatura; non insistevamo sui lamenti per mancanza della libertà e per la violenza, ma rivolgemmo la nostra polemica contro gli italiani che non resistevano, che si lasciavano addomesticare. (Pietro Gobetti, citato in Umberto Calosso, Scritti attuali).
Il fascismo si è presentato come l’anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo, con la sua promessa di impunità, a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia barbarica e antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e bene amministrato.
Antonio Gramsci, L’Ordine Nuovo, 26 aprile 1921, citato in Gramsci: Socialismo e fascismo. L’ordine nuovo 1921-1922
Può esserti utile sapere come riconosco io il fascismo quando lo incontro: ogni volta che in nome della meta non si può discutere la direzione, in nome della direzione non si può discutere la forza e in nome della forza non si può discutere la volontà, lì c’è un fascismo in azione. In democrazia il cosa ottieni non vale mai più del come lo hai ottenuto e il perché di una scelta non deve mai farti dimenticare del per chi la stai compiendo. Se i rapporti si invertono qualunque soggetto collettivo diventa un fascismo, persino il partito di sinistra, il gruppo parrocchiale e il circolo della bocciofila (Michela Murgia, pensiero pubblicato sulla propria pagina Facebook ufficiale in data 3 settembre 2017).